E' una crostata dalla connotazione fortemente rustica, non adatta a tutti i palati.
Personalmente, la trovo originale e particolarmente gradevole.
Le uvette, se non gradite, possono essere sostituite da canditi o gocce di cioccolato.
Ingredienti:
400gr pasta frolla
750gr latte intero
150gr semola rimacinata setacciata
150gr zucchero
95gr burro
2 uova piccole (o 1 uovo e 1 tuorlo)
Mezza bacca di vaniglia
Poca zeste di arancia grattugiata
50gr kirsh o altro liquore alla ciliegia
60gr uva sultanina
Marmellata di amarene
Zucchero di canna
Mettiamo a bagno l’uvetta nel liquore per un paio d’ore.
Foderiamo uno stampo da 30cm con la pasta frolla e diamo una cottura in bianco per 15’ a 170° (gli ultimi 5’ togliendo la carta d’alluminio ed eventuali pesetti)
Nel frattempo portiamo a bollore il latte con 50gr di zucchero e la bacca di vaniglia privata dei semini.
Eliminiamo il baccello e, girando energicamente con la frusta, facciamo cadere la farina a pioggia, avendo cura di evitare i grumi.
Facciamo bollire un paio di minuti mescolando energicamente, poi uniamo il burro e, all’assorbimento, le uova insieme ai semini della vaniglia, lo zucchero rimanente e la zeste di arancia.
Cuociamo un altro paio di minuti, togliamo dal fuoco e all’occorrenza diamo qualche colpo di frullatore ad immersione per eliminare eventuali grumi.
Amalgamiamo le uvette con il liquido della marinatura.
Copriamo il guscio di frolla e i bordi con un paio di cucchiaiate abbondanti di marmellata e versiamo la crema calda.
400gr pasta frolla
750gr latte intero
150gr semola rimacinata setacciata
150gr zucchero
95gr burro
2 uova piccole (o 1 uovo e 1 tuorlo)
Mezza bacca di vaniglia
Poca zeste di arancia grattugiata
50gr kirsh o altro liquore alla ciliegia
60gr uva sultanina
Marmellata di amarene
Zucchero di canna
Mettiamo a bagno l’uvetta nel liquore per un paio d’ore.
Foderiamo uno stampo da 30cm con la pasta frolla e diamo una cottura in bianco per 15’ a 170° (gli ultimi 5’ togliendo la carta d’alluminio ed eventuali pesetti)
Nel frattempo portiamo a bollore il latte con 50gr di zucchero e la bacca di vaniglia privata dei semini.
Eliminiamo il baccello e, girando energicamente con la frusta, facciamo cadere la farina a pioggia, avendo cura di evitare i grumi.
Facciamo bollire un paio di minuti mescolando energicamente, poi uniamo il burro e, all’assorbimento, le uova insieme ai semini della vaniglia, lo zucchero rimanente e la zeste di arancia.
Cuociamo un altro paio di minuti, togliamo dal fuoco e all’occorrenza diamo qualche colpo di frullatore ad immersione per eliminare eventuali grumi.
Amalgamiamo le uvette con il liquido della marinatura.
Copriamo il guscio di frolla e i bordi con un paio di cucchiaiate abbondanti di marmellata e versiamo la crema calda.
Inforniamo a 170° per ca. 35’, spolverando a metà cottura con un paio di cucchiate di zucchero di canna.
Bella, bellissima e sicuramento buonissima ... da provare subitissimo!
RispondiElimina♥ Ciao Adriano! bellissima questa crostata, ma non è parente del nostro partenopeo migliaccio dolce ? Comunque è bellissima, però, credo sia un errore omettere l'uvetta poichè funge da contrasto...
RispondiElimina♥P.S. ho fatto la ricetta del tuo pandoro senza sfogliatura ed ho usato il lievito madre essiccato, ma ho dovuto convertire, risultato fantastico poichè non si avverte tipico sapore di lievito, dirai tu embè perchè non metti nelle ricette la quantità giusta per chi usa questo genere di lievito? ah ah una domanda interessata! grazie e complimentissimi sempre e tanti auguri di buon anno.
baci
Mi piace molto la connotazione rustica di questa torta! è da provare!
RispondiEliminaAdriano, questa dolce è davvero particolare, appena trovo gli ingredienti adatti lo provo senza dubbio! Grazie!!!
RispondiEliminamolto interessante questa crostata!
RispondiEliminawow che meraviglia, Adriano!!!!! mai fatta la crema di semola... mi sa che grazie a te devo assolutamente rimediareeee! Ciao ciao
RispondiEliminaQuesta crema dev'esser favolosa!!!
RispondiEliminaCiao ! Questa torta mi riporta a sapori dimenticati e tanto cercati !! Grazie !
RispondiEliminaDa tenere in considerazione per stupire gli ospiti con una torta originale!
RispondiEliminaun abbraccio
Se la fai a "strudel" con la pasta phyllo, aggiungi cannella e bagni il dolce con sciroppo caldo di acqua, miele e limone ottieni il "galaktobureko" greco/turco. Una squisitezza...
RispondiEliminammm molto interessante questa ricetta.. credo proprio che al più presto la farò... ;-)
RispondiEliminaQuesto blog riempie gli occhi... e il cuore!!
RispondiEliminaComplimenti
Laura
Favolosa questa torta Adriano! Complimentoni!
RispondiEliminale uvette per quanto mi riguarda, sono molto gradite,Adriano e trovo interessante, l'impiego della farina di semola!!dev'essere squisita...da provare!!Grazie,maestro;0))
RispondiEliminaCiao Adriano questa crostata è molto particolare con questa crema alla semola.........assolutamente da provare!!!!!!
RispondiEliminaAdriano, io sono una grande appassionata di crostate, questa la provo di sicuro.
RispondiEliminaNe approfitto per augurarti buon anno, anche se con un lieve ritardo.
un abbraccio
Ciao Adriano, ti volevo chiedere che cosa cambia se eventualmente non dò la prima cottura in bianco alla frolla.
RispondiEliminaGrazie
Che cosa particolare la crema alla semola. Sicuramente da copiare :-)
RispondiEliminaBuona serata!!
ma la semola è quella che si chiama anche semolino?
RispondiEliminao quella che si usa per esempio per fare il pane di grano duro?
e si gonfia in cottura per poi abbassarsi?
e ultima domanda la marmellata è di amarene per un motivo o perchè ...ti piace?
la tua frolla con lo zucchero al velo è molto fine
ciao grazie
lea
Ciao, vorrei poterti scrivere una mail per coinvolgerti in una cosa. Il mio blog è Due cuori e un fornello su Donnamoderna.com
RispondiEliminaBella la prima torta del 2010! Come tutto quello che fai, del resto...
RispondiEliminaLa crema con la semola è simile il ripieno delle sfogliatelle?
Buonissimo anno, adorato Adriano!
E un bacio anche alla tua splendida famiglia!
Mariella Ciurleo
chicca, si , la crema assomiglia un pò al migliaccio. Anche secondo me le uvette ci vanno, ma non a tutti piacciono.
RispondiEliminaBene per il pandoro ;)
jean michel, mi cerco la ricetta e lo provo, quello sciroppo mi attizza ;)
lydia, felice anno anche a te!
Se la provi, fammi sapere ;)
anonimo, sei costretto a prolungare la cottura della crema con il risultato che si asciuga troppo.
lea, va bene quella per il pane.
In cottura si gonfia e poi si riassesta.
Lella crema c'è del liquore alla ciliegia, per cui è preferibile che la marmellata sia dello stesso frutto o di amarene. Quest'ultima ha un sapore più deciso.
pepe, la mail è
ovarriato chiocciola libero punto it
mariella, che piacere averti qui.
La crema è più simile al migliaccio.
Felicissimo anno e un abbraccio da noi tutti!
Caro Adriano, grazie per l'ennesima chicca. Sono una tua grandissima ammiratrice: ti saro' (io ma anche il mio uomo, napoletano, e molti molti amici..) eternamente grata per la ricetta perfetta dei baba', da 'espatriata' qual sono me li devo fare io!
RispondiEliminaComplimenti per questa ricetta, non vedo l'ora di provarla. Anche la foto e' davvero bella! Sei sempre piu' bravo!
Adriano per favore mi dici come posso utilizzare le seguenti farine:
RispondiEliminaFARINA DI GRANO TENERO TIPO "00"
Manitoba Nero
Farina proveniente dai più pregiati grani americani e nazionali selezionati.
Ideale per cornetti, panettoni, colombe, pasta sfoglia, cornetti surgelati.
W: 400
P/L: 0.50
Glutine secco: 13,5%
Confezioni: 25 e 50 Kg
Cod. prodotto 25Kg: 33050025
Cod. prodotto 50Kg: 33050050
le posso utilizzare per fare i tuoi lievitati oppure le devo tagliare?
Io non capisco niente di farine
so che mio cugino che me le ha regalate le utilizza per pane e pizza bianca (produce pane con lievito madre)
Grazie di cuore per la tua disponibilità.
Le tue ricette sono sempre una garanzia Chiare e affidabili.
Gabriella
nella mia famiglia si chiama torta di semolino, si serve con marmellata di mirtilli rossi asprigni, uvetta si, succo e buccia di limone e i bianchi aggiunti a neve... dimenticavo non c'é la base di frolla.
RispondiEliminaquesta la provo Adriano, simile, ma con quel guscio frolloso mi sembra ottima. ti faccio sapere.
grazie e buon anno. :-)
Ciao Adriano...ammappate altra crostata da provare....
RispondiEliminaAdriano, non avevo mai sentito parlare prima della crema con la semola. Che altri usi può avere? Si può sostituire ad una crema pasticcera normale (es. ripieno per brioches, krapfen, crostata alla frutta, ecc.)?
RispondiEliminagrazie,
Valeria
caffettiera, mi fa piacere che i babà siano di tuo gradimento, si può vederne la foto da qualche parte?
RispondiEliminagabriela, in linea di massima, puoi utilizzarla pura per panettone, pandoro, babà e panbabà.
Tagliata con un 30% di 00 normale per gli impasti dolci o per quelli salati ad alta idratazione (dal 75% un su); con il 40 - 50% di 00 normale, per il salato.
Però il taglio andrebbe fatto ad hoc, prima o poi apro un post sull'artomento.
valeria, la semola fornisce una sapore ed una consistenza particolarmente rustiche, per la comune pasticceria non è molto adatta.
Adriano sono sicura che un post sull'argomento farine sarà molto utile a tutti noi amanti di lievitati e non.
RispondiEliminaUn caro saluto
Gabriella
che bella ricetta... la semola usata in questo modo è geniale!!! Complimenti per il bellissimo blog!!!
RispondiEliminapropio interessante questa crostata :)
RispondiEliminaBuongiorno Adriano, complimenti e grazie per il tuo splendido blog. Ieri notte, ho provato quest'ultima delizia ma devo aver interpretato male la ricetta: nella lista degli ingredienti hai indicato 150 g di zucchero mentre nella procedura scrivi di aggiungere solo 50 g di zucchero al latte. Io ho seguito quest'ultima indicazione e la crema di semolino è effettivamente poco dolce. Devo quindi aggiungere 150g? Un'altra domanda: il forno deve essere statico o ventilato da noefita non so mai come regolarmi. Grazie mille.
RispondiEliminarina, sorry, ho dimenticato di specificare quando va aggiunto, ho integrato, sono 150gr zi zucchero in totale. Forno statico, altrimenti asciuga troppo.
RispondiEliminaProvata oggi, ci è piaciuta. Grazie :)
RispondiEliminaAnche a Lucca si fa una torta di semolino nel guscio di frolla,molto simile alla tua..Io ho avuto la ricetta segreta di famiglia dalla nonna del mio compagno..Oggi l'ho fatta alla mia maniera integrando la sapienza di voi maestri..ed e' ottima grazie!Purtroppo la prima frolla l'ho buttata, troppo granulosa,si sfaceva tutta..dove ho sbagliato secondo te?
RispondiEliminaMaravilloso blog, enhorabuena por todas las recetas.
RispondiEliminaBesos
cielomiomarito, mi fa davvero piacere!
RispondiEliminaanonimo, se si presentava anche un pò untuosa, probabile si tratti si un eccessivo riscaldamento o si è sviluppato il gutine.
hlida, encantado de tenerte aquí!
Ricetta spettacolare...e complimenti per il blog! Spero di rendere il mio blog interessante così...gran bel lavoro!
RispondiEliminaAdriano, buon anno!
RispondiEliminaUna ricetta di Adriano per il primo mese dell'anno e Adriano tutto l'anno!
Questa poi è la seconda ricetta oggi di un dolce che prevede la semola... quindi, segno, conservo e alla prima occasione, creo!
E ti farò sapere di sicurissimo!!
nasinasisemolosi
Crema con la semola? MAi sentita. Caro Adriano, sei bravo come pochi, non c'è che dire. Si viene qui e si impara sempre qualcosa: sei un appuntamento irrinunciabile!
RispondiEliminaBuon 2010 e a presto
Sabrine
Buongiorno Adriano, ho riprovato la torta con la quantità di zucchero indicata (in realtà, un po' meno, 120g, a casa non amano i dolci troppo dolci). Se la prima era buona, quest'ultima è eccellante!!! Domani ti penseremo, mangiando la crostata con le mele e le mandorle. Ho appena acquistato una planetaria e vorrei iniziare a cimentarmi con i lievitati. Mi puoi consigliare un "scaletta" di ricette ordinate per grado di difficoltà? Grazie.
RispondiEliminaramona, secondo me sei sulla strada buona ;)
RispondiEliminaviperina, mi fa piacere ti sia piaciuta, temevo fosse troppo "particolare".
Le ricette son tante, dimmi quelle che ti interessano e te le metto in ordine di difficoltà.
Per il slato potresti cominciare dal pan di pecorino, i panini al latte o quelli semidolci, gli sgonfiotti, tutte ricette abbastanza semplici.
Per il dolce, il pan brioche, le brioche allo yogurt, i krapfen, le brioche intrecciate.
Ciao, è la prima volta che capito sul tuo blog e ti faccio i miei complimenti, le tue ricette sono invitanti e molto chiare... l'unica cosa : anche io sono di Napoli, ma proprio non so cosa significhi il termine "zeste".. me lo chiariresti? :)
RispondiEliminaGrazie e ancora complimenti!
valentina, la zeste è la parte più esterna della buccia, priva della parte bianca sottostante.
RispondiEliminaCiao Adriano! sono Silvy
RispondiEliminaTi vorrei fare i complimenti per questo stupendo blog che io vengo sempre a guardare (e a sbavare!) purtroppo per me le ricette sono troppo complicate da questi calcoli forza delle farine, lieviti vari, tempi, ecc.
Adesso però questa crostata mi sembra abbastanza facile e mi attizza non poco....infatti mi piacciono molto i dolci con il semolino (vedi parrozzo, ecc.) però...però...quando tu dici farina di semola rimacinata intendi il semolino oppure proprio la farina di grano duro (questa è una diatriba infinita: semola di grano duro, semola rimacinata di grano duro, farina di grano duro!)
Ti ringrazio anticipatamente per l'attenzione che vorrai dedicarmi!
Un abbraccio,
Silvy
silvy, il semolino è a grana troppo grossa, va bene la semola rimacinata o la farina di grano duro.
RispondiEliminaGrazie Adriano!!!
RispondiEliminaLa trovo molto invitante e vorrei provare, ma...scusa l'ignoranza, la semola rimacinata è la stessa che si usa per fare il semolino e gnocchi derivati?
RispondiEliminaGrazie!
Scusa la distrazione, ma non avevo letto i due commenti precedenti...dove c'era già la risposta alla mia domanda! Cercherò allora la semola rimacinata!
RispondiEliminaciao!
Ma non è meglio adoperare semola non rimacinata, della granulometria ideale per pasta fresca o addirittura da semolino, come si fa per il migliaccio?
RispondiEliminaLa domanda era già stata posta; chiedo scusa. Ma allora chi usa la semola per semolino per fare il migliaccio sbaglia?
RispondiEliminafrancesco, no che non sbaglia, è solo questione di punti di vista e gusto.
RispondiEliminaFrancesco, ok: qual è il tuo punto di vista al riguardo? Come mai preferisci la semola fine o rimacinata o la farina anziché la semola grossa?
RispondiEliminaCiao Adriano, è buonissima anche questa....come sempre ;).Un sapopre ed una consistenza insoliti ma equilibrati come solo tu sai ideare.
RispondiEliminaUn abbraccio.
Lucy
francesco, per una questione di assorimento e di consistenza finale.
RispondiEliminalucy, grazie per provare tutto )
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