mercoledì 30 settembre 2009

la focaccia soffice


Gli ingredienti di questa focaccia sono certamente un pò atipici per questo tipo di preparazione, ma consentono di ottenere un risultato, a mio parere, eccellente, dal punto di vista della consistenza che risulta morbida e vaporosa.

Ingredienti:
500gr farina w 250 (in alternativa farina 0 per pizza, con alto assorbimento)
170gr birra
150gr latte di mozzarella di bufala, tenuto in frigo in un bicchiere, per 1 – 2 gg.
(in alternativa 150gr di yogurt e 30gr di strutto)
70gr patata lessata e schiacciata
50gr acqua
11gr sale
5gr lievito fresco
1 cucchiaino malto

Salamoia: 20gr acqua calda, 20gr olio evo, 4gr sale fino.
Sciogliere il sale nell'acqua molto calda, unire l'olio ed emulsionare.

Ore 15:
poolish : acqua, 60gr birra, 110gr farina, malto, lievito
lasciamo raddoppiare e leggermente decadere (ca 90’)

Versiamo nell’impastatrice la birra e tanta farina quanta ne serve per compattare la massa con la foglia, aggiungiamo la patata e facciamo andare finchè si ricompatta.
Il latte di mozzarella si sarà solidificato in superficie, foriamo e recuperiamo la parte liquida, aggiungiamola all’impasto (o versiamo lo yogurt), insieme alla restante farina ed al sale, lasciamo incordare.
Inseriamo la parte grassa del latte di mozzarella (o lo strutto) e lasciamo assorbire, quindi fermiamo la macchina e montiamo il gancio.
Impastiamo a vel. 1,5, finche non si presenta semilucido e farà il velo.



Copriamo e lasciamo puntare per 90’ (se abbiamo utilizzato lo yogurt, lasciamo raddoppiare).

Rovesciamo l’impasto sulla spianatoia, diamo una sola piega a tre ed avvolgiamo lasco a filone.



Trasferiamo in un recipiente con il coperchio e poniamo a 28° per 60’ (o attendiamo il raddoppio, se abbiamo usato lo yogurt).





Rimettiamolo sulla spianatoia ed allarghiamolo con le mani.





Adagiamolo, con la chiusura in alto, in una teglia da forno ben oliata con olio evo e , dopo poco, ribaltiamola. Finiamo di spianare l’impasto, cospargiamo con la salamoia e lasciamo raddoppiare a 28°.

Pratichiamo le fossette (o affondiamo dei pomodorini), cospargiamo con sale grosso ed inforniamo a 220°.





Dopo ca. 8’, riduciamo la temperatura a 200’ e completiamo la cottura (8 – 10’)







giovedì 17 settembre 2009

tarte alle pesche con pasta brioche


Se vi cimentate nella pasta brioche qui sotto, riservatene una porzione per questa tarte, secondo me deliziosa ed adatta alla colazione ed alla merenda dei ragazzi.

Ingredienti:
400gr di pasta brioche
4 pesche gialle grandicelle ed a media maturazione (meglio se percoche)
100gr panna fresca
50gr zucchero
1 uovo + 1 tuorlo
1 limone
sale
zucchero a velo

Imburrate una teglia 25 x 35.
Stendete 300gr di pasta brioche e foderatene il fondo.



Con i 100gr rimanenti, arrotolate 2 salsicciotti lunghi un pò più del perimetro della teglia ed avvolgeteli tra di loro. Pennellate il bordo con albume e sistematevi il cordolo.




Pennellate il tutto con albume ettete a lievitare, coperto con pellicola, a 28°.


Nel frattempo, pelate le pesche, tagliatene 150gr a pezzetti ed il resto a quarti e poi a fettine sottili. Irrorate il tutto con il succo del limone.

A lievitazione avvenuta, mettete in una ciotola i 150gr di pesche a pezzetti, la panna, le uova, un pizzico di sale, la buccia grattugiata del limone e frullate il tutto con un frullatore ad immersione.

Pennellate generosamente il fondo della tarte con il composto e sistematevi delicatamente le fettine di pesca.



Irrorate con il resto della crema



pennellate con albume il cordolo ed infornate a 170° fino a cottura (ca 25')

Negli ultimi 5', spolverate con zucchero a velo.

Volendo si può velare con una gelatina fatta con mezza pesca frullata, 30gr di zucchero ed un foglio di colla di pesce.




lunedì 7 settembre 2009

trecce di brioche


Salve a tutti, spero vi siate rilassati.

Riapriamo le danze con un classico: è un impasto brioche profumato dalla consistenza un pò sostenuta, per far si che le trecce mantengano la forma.
E' importante che la temperatura finale non superi i 28°. All'occorrenza tenere le uova e la farina in frigo.

Le brioche ottenute si prestano al congelamento, che va fatto non appena raffreddano.
Tengono bene una ventina di giorni.

Ingredienti:

1kg farina W 300 (in alternativa, 70% Manitoba – 30% farina 0 per pizza)
200gr latte intero
6 uova medie
300gr burro
220gr zucchero
20gr lievito fresco
18gr sale
zeste grattugiate di 1 limone
1 bacca di vaniglia
miele

Apriamo a libro la bacca di vaniglia grattiamo via i semini e spalmiamoli sul burro insieme alla buccia grattugiata di mezzo limone.


Immergiamo la bacca nel latte, con il resto della buccia di limone, portiamo fin quasi all’ebollizione e lasciamo intiepidire.



Riportiamo il peso del latte a 200gr, stemperiamo il lievito, un cucchiaino di miele ed amalgamiamo 190gr di farina. Copriamo e lasciamo gonfiare (ca. 45’)

Uniamo due uova, una buona manciata di farina ed avviamo la macchina, con la foglia, a vel 1.

Inseriamo le uova rimanenti una alla volta, seguite da uno spolvero di zucchero e di farina, badando che la massa rimanga sostenuta. Con l’ultimo uovo aggiungiamo il sale e, alla fine, 2 cucchiai di miele.
Aumentiamo la vel. a 1,5 e lasciamo incordare.

Aggiungiamo il burro semimorbido un po’ alla volta e ribaltiamo l’impasto di tanto in tanto, per facilitarne l’assorbimento. Riportiamo in corda.

Montiamo il gancio ed impastiamo fino a che la massa si presenterà molto liscia, semilucida e ben legata.

Chi impasta a mano troverà indicazioni nel procedimento del pandolce alle pere.
Trasferiamo in un contenitore con il coperchio e, dopo 40’, mettiamo il tutto in frigo per ca. 12 ore.

Tiriamo fuori dal frigo e lasciamo che l’impasto riguadagni la temperatura ambiente (ca. 2 ore).

Rovesciamo sulla spianatoia leggermente infarinata e diamo le pieghe del tipo 2, copriamo a campana.

Dopo 30’, spezziamo l’impasto in 6 porzioni ci ca. 350gr, dividiamo questi ultimi nel numero di pezzi che desideriamo e formiamo le trecce.

Pennelliamo con albume, copriamo con pellicola e lasciamo lievitare a 30°, fino al raddoppio.



Pennelliamo ancora con albume, cospargiamo con zucchero in granella o mandorle a scaglie o zucchero semolato seguito da zucchero a velo ed inforniamo a 180° fino a cottura (ca 20’)

La sequenza successiva illustra la formatura dei capi.

Lasciando i singoli salsicciotti più sottili alle punte, otterremo un effetto estetico più gradevole.


Formatura treccia a due capi, di tipo basso: il capo a destra va sopra, quello a sinistra sotto.



Formatura treccia a due capi, di tipo alto: alterniamo sinistro su destro e destro su sinistro.



Intreccio a 5 capi
intreccio a 5 capi, obliquo.
Ricordiamo di ruotare la treccia formata di un quarto di giro a sinistra.


Treccia a 6 capi.
Molto ricca, si presenta come due trecce sovrapposte.



L'intreccio a 8 capi è forse il più cicciotto e gradevole.